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HELP iniziare orto naturale da zero
HELP iniziare orto naturale da zero
Ciao a tutti!
Vi scrivo perche' avrei bisogno di una guida per intraprendere da zero un orto.
Io non ho mai avuto esperienza in materia, tuttavia negli ultimi mesi mi sono avvicinato all'orticoltura attraverso alcune letture: "la Rivoluzione del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka, nonche' altri tre volumi piu' specifici sull'orticoltura NATURALE (e a breve mi butto sul libro della pionera dell'agricoltura sinergica, Emilia Hazelip).
Sottolineo "naturale" perche' di parenti che mi possono dare consigli di orticoltura tradizionale ce ne ho (mio nonno e' tutt'altro che nuovo nel settore, in vita sua ha avuto quasi sempre un orto), e invece io voglio lavorare la terra in modo quanto piu' sinergico o biologico. Mi rendo conto di essere ambizioso, pero' o cosi' o altrimenti preferisco desistere.
Avrei da fare domande su un sacco di cose, ma cerchero' di limitarmi il piu' possibile.
Di terreno ne ho a volonta', e anche ben soleggiato. Dalle mie umili osservazioni credo di poter constatare che sia un terreno prevalentemente argilloso. Volevo sapere se per questa prima volta e' indispensabile vangarlo.
Per l'acqua posso provvedere senza problemi ad un sistema di irrigazione anche automatico (mi sono gia' cimentato con successo con le piantine sul terrazzo).
Per il compost la situazione non e' altrettanto positiva, perche' non dispongo di letame (e non ho intenzione di acquistarne). Lo stesso per il pacciame, dato che non ho ne' paglia, ne' fogli di polietilene, ne' fogliame.
Ritenete che senza alcun concime non si possa neanche iniziare la coltivazione? (cioe', devo per forza comprare letame o ammendamenti naturali?)
La mia incertezza principale pero' riguarda la rotazione e la consociazione: io ho provato ad elaborare un programma (quello nel link), in cui ho inserito anche il trifoglio per il sovescio (conviene?).
https://www.dropbox.com/s/yp7j5wfeq73ofxk/progetto%20orto.html?dl=0
Vorrei che me lo valutaste o che me ne consigliaste uno migliore, magari.
Grazie in anticipo a chi mi dara' una mano
Vi scrivo perche' avrei bisogno di una guida per intraprendere da zero un orto.
Io non ho mai avuto esperienza in materia, tuttavia negli ultimi mesi mi sono avvicinato all'orticoltura attraverso alcune letture: "la Rivoluzione del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka, nonche' altri tre volumi piu' specifici sull'orticoltura NATURALE (e a breve mi butto sul libro della pionera dell'agricoltura sinergica, Emilia Hazelip).
Sottolineo "naturale" perche' di parenti che mi possono dare consigli di orticoltura tradizionale ce ne ho (mio nonno e' tutt'altro che nuovo nel settore, in vita sua ha avuto quasi sempre un orto), e invece io voglio lavorare la terra in modo quanto piu' sinergico o biologico. Mi rendo conto di essere ambizioso, pero' o cosi' o altrimenti preferisco desistere.
Avrei da fare domande su un sacco di cose, ma cerchero' di limitarmi il piu' possibile.
Di terreno ne ho a volonta', e anche ben soleggiato. Dalle mie umili osservazioni credo di poter constatare che sia un terreno prevalentemente argilloso. Volevo sapere se per questa prima volta e' indispensabile vangarlo.
Per l'acqua posso provvedere senza problemi ad un sistema di irrigazione anche automatico (mi sono gia' cimentato con successo con le piantine sul terrazzo).
Per il compost la situazione non e' altrettanto positiva, perche' non dispongo di letame (e non ho intenzione di acquistarne). Lo stesso per il pacciame, dato che non ho ne' paglia, ne' fogli di polietilene, ne' fogliame.
Ritenete che senza alcun concime non si possa neanche iniziare la coltivazione? (cioe', devo per forza comprare letame o ammendamenti naturali?)
La mia incertezza principale pero' riguarda la rotazione e la consociazione: io ho provato ad elaborare un programma (quello nel link), in cui ho inserito anche il trifoglio per il sovescio (conviene?).
https://www.dropbox.com/s/yp7j5wfeq73ofxk/progetto%20orto.html?dl=0
Vorrei che me lo valutaste o che me ne consigliaste uno migliore, magari.
Grazie in anticipo a chi mi dara' una mano

mikitesi- Membro
- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: HELP iniziare orto naturale da zero
prima di tutto una bella aratura in profondita con un trattore,paghi il trattorista ma ti fa un bel lavoro di allegerimento del terreno,dopo di che con la motozappa andrai meglio,ti ci vuole se vuoi fare un orto; zappare non te lo consiglio 

maxi- Membro speciale
- Messaggi : 150
Data d'iscrizione : 29.05.11
Età : 45
Località : terni umbria
Re: HELP iniziare orto naturale da zero
Buona sera mikitesi!!
Sono un nuovo iscritto, ormai è passato un anno dal suo post, ma se vuole le posso dare dei consigli.
L'orto sinergico dell'anno scorso come è andato?
Un consiglio che le do subito!!!
1- L’utilizzo del solo trifoglio come maggese io lo sconsiglierei. Perché!? Il trifoglio è una coltura azoto fissatrice è il problema è che l’azoto è un elemento facilmente dilavabile ( con la prima pioggia questo se ne va via) ; un metodo semplice per evitare questo è associare al trifoglio ad altre colture le lo assorbono e lo conservano nei propri tessuti, come le graminacee ( loietto, festuca, ecc..).
In commercio esisto già dei miscugli per prati da foraggio, io le consiglio di prenderne uno con almeno 4-5 colture differenti( più sono meglio è), con un circa 50% di colture azoto fissatrici ( leguminose pratensi) e l’altra parte di colture che asportano azoto ( graminacee pratensi, evita la gramigna se no poi le devasta l’orto!! ), o compri i semi separatamente te ti fai il tuo miscuglio personale.
2- Un altro modo per migliorare gli effetti del maggese è sfalciare il “prato” una volta ogni 20 giorni circa. Perché!? Sfalciando l’erba provoca la morte parziale delle radici che poi diventano sostanza organica ( humus) che poi gli anni successivi si degrada pian piano, rilasciando tutte le sostanze che hanno assorbito ( soprattutto l’azoto).
Che fare con l’erba sfalciata!? Ci sono due possibili utilizzi; il primo è ammucchiarlo in un angolo dell’orto e creare del compost da utilizzare nei anni successivi; il secondo è quello di farlo seccare parzialmente ( un giorno circa) e poi utilizzarlo come pacciamatura nei altri appezzamenti.
Dopo questo piccolo approfondimento le dico come gestisco gli orti che seguo, per quanto riguarda il maggese:
Chi non ha disponibilità di letame, divido a metà l’orto e uso gli sfalci per creare del compost, anche assieme ai rifiuti della frazione umida.
Invece chi ha disponibilità di letame, utilizzo un terzo dell’orto per fare maggese e gli sfalci le utilizzo come pacciame nei altri appezzamenti.
Dopo il periodo di maggese solitamente vango a ottobre/novembre a 30-40 cm e il compost/letame lo sotterro nell’appezzamento, dove l’anno successivo andranno le patate, perché richiedono molta sostanza organica.
Nel tuo caso farei una rotazione del genere: il prato lo lascio per tre anni cosi arricchisce bene il terreno e i gli sfalci le userei come pacciame, fin che basta e il resto per creare del compost.
Ogni anno, prima seminare togli il cotico erboso o di pacciame che si è formato ed effettua una piccola zappatura, per preparare il terreno alla semina.
Un altro consiglio è quello di fare dei appezzamenti stretti, dato che le andremo a vangare ogni 6 anni, è bene non calpestarli per non rovinare la struttura.
Spero di esserle stato di aiuto!!
Sono un nuovo iscritto, ormai è passato un anno dal suo post, ma se vuole le posso dare dei consigli.
L'orto sinergico dell'anno scorso come è andato?
Un consiglio che le do subito!!!
1- L’utilizzo del solo trifoglio come maggese io lo sconsiglierei. Perché!? Il trifoglio è una coltura azoto fissatrice è il problema è che l’azoto è un elemento facilmente dilavabile ( con la prima pioggia questo se ne va via) ; un metodo semplice per evitare questo è associare al trifoglio ad altre colture le lo assorbono e lo conservano nei propri tessuti, come le graminacee ( loietto, festuca, ecc..).
In commercio esisto già dei miscugli per prati da foraggio, io le consiglio di prenderne uno con almeno 4-5 colture differenti( più sono meglio è), con un circa 50% di colture azoto fissatrici ( leguminose pratensi) e l’altra parte di colture che asportano azoto ( graminacee pratensi, evita la gramigna se no poi le devasta l’orto!! ), o compri i semi separatamente te ti fai il tuo miscuglio personale.
2- Un altro modo per migliorare gli effetti del maggese è sfalciare il “prato” una volta ogni 20 giorni circa. Perché!? Sfalciando l’erba provoca la morte parziale delle radici che poi diventano sostanza organica ( humus) che poi gli anni successivi si degrada pian piano, rilasciando tutte le sostanze che hanno assorbito ( soprattutto l’azoto).
Che fare con l’erba sfalciata!? Ci sono due possibili utilizzi; il primo è ammucchiarlo in un angolo dell’orto e creare del compost da utilizzare nei anni successivi; il secondo è quello di farlo seccare parzialmente ( un giorno circa) e poi utilizzarlo come pacciamatura nei altri appezzamenti.
Dopo questo piccolo approfondimento le dico come gestisco gli orti che seguo, per quanto riguarda il maggese:
Chi non ha disponibilità di letame, divido a metà l’orto e uso gli sfalci per creare del compost, anche assieme ai rifiuti della frazione umida.
Invece chi ha disponibilità di letame, utilizzo un terzo dell’orto per fare maggese e gli sfalci le utilizzo come pacciame nei altri appezzamenti.
Dopo il periodo di maggese solitamente vango a ottobre/novembre a 30-40 cm e il compost/letame lo sotterro nell’appezzamento, dove l’anno successivo andranno le patate, perché richiedono molta sostanza organica.
Nel tuo caso farei una rotazione del genere: il prato lo lascio per tre anni cosi arricchisce bene il terreno e i gli sfalci le userei come pacciame, fin che basta e il resto per creare del compost.
APPEZ. | 1 ANNO | 2 ANNO | 3 ANNO | 4 ANNO | ||||||||
A | Prato | Cipolle | zucchine | Lattuga | Pomodori | Ecc.. | ||||||
B | Prato | Prato | Cipolle | Zucchine | ||||||||
C | Prato | Prato | Prato | |||||||||
D | Patate | Fagioli nani | Cavoli | Prato | Prato | |||||||
E | Lattuga | Pomodori | Patate | Fagioli nani | Cavoli | Prato | ||||||
F | Cipolle | Zucchine | Lattuga | Pomodori | Patate | Fagioli nani | Cavoli | |||||
Ogni anno, prima seminare togli il cotico erboso o di pacciame che si è formato ed effettua una piccola zappatura, per preparare il terreno alla semina.
Un altro consiglio è quello di fare dei appezzamenti stretti, dato che le andremo a vangare ogni 6 anni, è bene non calpestarli per non rovinare la struttura.
Spero di esserle stato di aiuto!!
mastrosimone- Moderatore
- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 15.02.16
Età : 24
Località : Bergamo
Re: HELP iniziare orto naturale da zero
ciao mastro
scusami vorrei porti una domanda ... ho preso in affitto da poco un piccolo appezzamento di terreno inizialmente volevo creare un piccolo allevamento di avicoli ma adesso ho cambiato idea vorrei realizzare un piccolo orto, ma visto e considerato che è un terreno che non viene coltivato da circa 15 anni cosa mi consigli devo ararlo concimarlo non so da dove iniziare.
grazie
scusami vorrei porti una domanda ... ho preso in affitto da poco un piccolo appezzamento di terreno inizialmente volevo creare un piccolo allevamento di avicoli ma adesso ho cambiato idea vorrei realizzare un piccolo orto, ma visto e considerato che è un terreno che non viene coltivato da circa 15 anni cosa mi consigli devo ararlo concimarlo non so da dove iniziare.
grazie
Nicola- Membro attivo
- Messaggi : 61
Data d'iscrizione : 17.01.11
Età : 46
Località : Trapani
Re: HELP iniziare orto naturale da zero
Salve Nicola,
un buon modo per iniziare un orto da zero è quello in primis di diserbare. Come? Ci sono vari metodi!!! Il primo, che è il più semplice ed efficace, è quello di rivolgersi a prodotti chimici, anche se i più efficaci non sono disponibili al hobbista perché molto tossici, o se vogliamo rimanere su un ambito diciamo ecologico ce ne sono svariati.
Il primo consiglio è di effettuare tre arature a diverse profondità e una ogni 15-20 giorni, la prima a una profondità di 35-40 cm, la secondo a 20-25 cm e l’ultima a 15 cm; l’epoca ottimale per far ciò e proprio questa ( febbraio-aprile) perché la prima interra quasi completamente le malerbe, la seconda interra quelle che sono ricresciute e l’ultima interra quelle più resistenti, rendendole più deboli e facilmente estirpabili manualmente; questo metodo prendi due piccioni con una fava perché dopo la terza aratura il terreno è già quasi pronto per essere coltivarlo ( un piccolo affinamento con una fresatrice o zappatrici).
Il secondo è di arare il terreno a 35-40 cm, dopo di che bagnarlo ( circa 15-20 litri al m2) e ricoprirlo con un film plastico trasparente, cercandolo di fissarlo molto bene. Perché? Semplice!! All’interno si crea un effetto serra notevole ( si arriva temperature di 60-70 °C) lessando cosi le malerbe; questo metodo è molto efficace, al pari dei trattamenti chimici, però ha dei svantaggi; il primo è che bisogno lasciare a dimora il film plastico per almeno 20-30 giorni, il secondo è che comprometti la flora batterica e la fauna terricola, rallentando il loro importante lavoro.
Poi ci sono altri metodi, ma non te le cito neanche perché per un piccolo orto non convengono dato che bisogna utilizzare delle macchine specializzate che costano, anche ad affittarle.
Per quest’anno non farei grasse concimazioni ( circa una carriola ogni 10-12 m2) se per 15 anni è rimasto prato ( leggi l’articolo precedente). Poi questa cosa varia molto, anche la profondità di aratura/vangatura , a base del terreno ( sabbioso, argilloso, ecc..).
Se mi dai più informazioni della natura del terreno ti do dei consigli più approfonditi. Un cosa che ti consiglio è quella di fare una piccola “analisi’’ casalinga: fai una buca di circa 40-50cm, e poi preleva della terra per tutta la trincea, cosi abbiamo un campione omogeneo di tutto il terreno; poi questa terra ( compresi i sassolini) la riponi in un vaso di vetro e lo riempi di acqua, lo chiudi e comincia a scuoterlo per un paio di minuti. Lo lasci riposare( senza toccarlo) e il giorno dopo mi invii una foto del vaso, perché a base della stratigrafia che si va a formare si capisce molto sul tipo e lo stato del terreno. Cosi ti posso consigliarti molto meglio il da farsi.
un buon modo per iniziare un orto da zero è quello in primis di diserbare. Come? Ci sono vari metodi!!! Il primo, che è il più semplice ed efficace, è quello di rivolgersi a prodotti chimici, anche se i più efficaci non sono disponibili al hobbista perché molto tossici, o se vogliamo rimanere su un ambito diciamo ecologico ce ne sono svariati.
Il primo consiglio è di effettuare tre arature a diverse profondità e una ogni 15-20 giorni, la prima a una profondità di 35-40 cm, la secondo a 20-25 cm e l’ultima a 15 cm; l’epoca ottimale per far ciò e proprio questa ( febbraio-aprile) perché la prima interra quasi completamente le malerbe, la seconda interra quelle che sono ricresciute e l’ultima interra quelle più resistenti, rendendole più deboli e facilmente estirpabili manualmente; questo metodo prendi due piccioni con una fava perché dopo la terza aratura il terreno è già quasi pronto per essere coltivarlo ( un piccolo affinamento con una fresatrice o zappatrici).
Il secondo è di arare il terreno a 35-40 cm, dopo di che bagnarlo ( circa 15-20 litri al m2) e ricoprirlo con un film plastico trasparente, cercandolo di fissarlo molto bene. Perché? Semplice!! All’interno si crea un effetto serra notevole ( si arriva temperature di 60-70 °C) lessando cosi le malerbe; questo metodo è molto efficace, al pari dei trattamenti chimici, però ha dei svantaggi; il primo è che bisogno lasciare a dimora il film plastico per almeno 20-30 giorni, il secondo è che comprometti la flora batterica e la fauna terricola, rallentando il loro importante lavoro.
Poi ci sono altri metodi, ma non te le cito neanche perché per un piccolo orto non convengono dato che bisogna utilizzare delle macchine specializzate che costano, anche ad affittarle.
Per quest’anno non farei grasse concimazioni ( circa una carriola ogni 10-12 m2) se per 15 anni è rimasto prato ( leggi l’articolo precedente). Poi questa cosa varia molto, anche la profondità di aratura/vangatura , a base del terreno ( sabbioso, argilloso, ecc..).
Se mi dai più informazioni della natura del terreno ti do dei consigli più approfonditi. Un cosa che ti consiglio è quella di fare una piccola “analisi’’ casalinga: fai una buca di circa 40-50cm, e poi preleva della terra per tutta la trincea, cosi abbiamo un campione omogeneo di tutto il terreno; poi questa terra ( compresi i sassolini) la riponi in un vaso di vetro e lo riempi di acqua, lo chiudi e comincia a scuoterlo per un paio di minuti. Lo lasci riposare( senza toccarlo) e il giorno dopo mi invii una foto del vaso, perché a base della stratigrafia che si va a formare si capisce molto sul tipo e lo stato del terreno. Cosi ti posso consigliarti molto meglio il da farsi.
mastrosimone- Moderatore
- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 15.02.16
Età : 24
Località : Bergamo
Re: HELP iniziare orto naturale da zero
piccolo schema per effettuare il campionamento e "l'analisi"
https://i.servimg.com/u/f84/19/42/64/63/1_alle12.jpg
https://i.servimg.com/u/f84/19/42/64/63/1_alle12.jpg
mastrosimone- Moderatore
- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 15.02.16
Età : 24
Località : Bergamo
Re: HELP iniziare orto naturale da zero
ok grazie mille Mastro,
in questi giorni provo ad effettuare l'analisi del terreno e subito dopo posto la foto
in questi giorni provo ad effettuare l'analisi del terreno e subito dopo posto la foto
Nicola- Membro attivo
- Messaggi : 61
Data d'iscrizione : 17.01.11
Età : 46
Località : Trapani
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